LUOGHI ANTICHI E PAESAGGI TRA CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE: POMPEI, HIERAPOLIS DI FRIGIA, LEPTIS MAGNA
Lecture di Paolo Mighetto
Segreteria
Tecnica di Progettazione Parco Archeologico di Pompei
Saluti: prof.ssa Monica Livadiotti – Direttore della Scuola di Specializzazione
Introduce
prof. Nicola Martinelli – Docente di Urbanistica e Patrimonio
Dipartimento Dicar, via Orabona 4, Bari, Aula magna, (piano terra)
venerdì 27 aprile 2017 alle ore 10,00
Sul tema della conferenza:
Pompei, Hierapolis di Frigia e Leptis Magna sono tre luoghi antichi, oggi siti UNESCO, in cui il paesaggio riveste un ruolo da protagonista anche negli aspetti di conservazione e di valorizzazione.
L’unicità del sito e del suo contesto ambientale mettono in primo piano, nell’azione di tutela e di salvaguardia, il dato paesaggistico come elemento imprescindibile degli interventi di restauro che, accanto alle istanze della conservazione, assumono un’attenzione primaria nei confronti della modificazione, sia materiale sia immateriale, del contesto, dei rapporti tra questo e il monumento e tra il monumento e gli altri resti architettonici, del nuovo dialogo che si viene a creare tra gli elementi, prima slegati, del panorama urbano e naturalistico. Gli interventi realizzati a Hierapolis di Frigia, il sito turco di Pamukkale, dalla ricomposizione del teatro romano, alle coperture archeologiche, al ponte pedonale di San Filippo tendono alla ricucitura di quel dialogo, interrotto dal tempo e dallo scavo, in una vera e propria riprogettazione del sito e dei suoi elementi architettonici; una riprogettazione che non sarà mai neutra ma basata sulla conoscenza storica e sulla consapevolezza della trasformazione. A Leptis Magna, la capitale dell’Africa romana, ora in situazione di grave pericolo per la drammatica situazione libica, è lo studio degli elementi sconnessi, ricomposti e perduti del complesso del Tempio Flavio, sul porto antico, a determinare la proposta di anastilosi virtuale degli elementi che, in attesa di un intervento fisico di conservazione, possibile solo quando la situazione politica si sarà normalizzata, consente il controllo preventivo dell’intervento e lo studio dei rapporti e delle interdipendenze del paesaggio antico. L’esperienza di Pompei è quella di un sito archeologico unico al mondo che ha vissuto, in questi ultimi anni una vera e propria rinascita dopo i degradi dei decenni passati. Non solo interventi di messa in sicurezza e di restauro, ma un generale rinnovo del modo di intendere i temi della fruizione e della valorizzazione in una città solo apparentemente morta ma che invece, abitata ogni giorno da decine di migliaia di turisti, è viva e vivace, ricca di novità e che quotidianamente si arricchisce di nuove domus riaperte, di interi quartieri rimessi in sicurezza e restituiti alla fruizione del pubblico, di nuove iniziative che permettono di integrare la visita con emozioni sempre rinnovate.
Paolo Mighetto (Torino,1966) architetto dal 1997 è componente della Missione Archeologica Italiana a Hierapolis di Frigia e dal 2008 membro della Missione archeologica italo-libica “Tempio Flavio” a Leptis Magna; grazie anche a questa lunga esperienza in area archeologica è stato selezionato, nel 2015, per fare parte della Segreteria Tecnica di Progettazione del Parco Archeologico di Pompei, seguendo numerosi interventi di conservazione, fruizione e valorizzazione per Pompei e i siti vesuviani. Nel 2016 è stato membro del Comitato Scientifico Operativo del Congresso Mondiale IFLA di Architettura del Paesaggio Torino 2016, come co-curatore della sessione Layered Landscape.