Il Forum ProArch 2019 si svolgerà nei giorni 21, 22 e 23 novembre sul tema “Il Progetto come intersezione di saperi. Per una nozione rinnovata di Patrimonio”. Il convegno annuale della società Scientifica del SC 08/D1 Progettazione Architettonica promuove il coordinamento nazionale delle Società Scientifiche del Progetto aprendo un confronto tra la Progettazione Architettonica e le discipline della Storia, del Restauro, della Tecnologia e dell’Urbanistica.
Se il ruolo sintetico del Progetto di Architettura, nel suo carattere interscalare, si manifesta particolarmente in alcuni ambiti come il Paesaggio e la Città, la società scientifica ProArch si propone di inaugurare con il Forum di Napoli un ciclo di confronti specifici a essi dedicati, a partire dal tema del Patrimonio inteso nella sua nozione più ampia ed estensiva.
Una nozione rinnovata che presupponga, come incipit di ogni procedura rivolta alla trasformazione, il riconoscimento del valore degli ordini formali preesistenti rinvenibili nei territori, nelle città e nei manufatti, nelle tracce dell’antico e nelle testimonianze del passato lontano e recente. Assumendo questa nozione di Patrimonio, gli indirizzi e le metodologie per la trasformazione della città e dei territori, indagati dall’Università italiana, possono trovare nel progetto di Architettura il momento essenziale di sperimentazione e verifica. Verifiche cui concorreranno la Storia, il Restauro, la Tecnologia e l’Urbanistica, ma anche i saperi riferibili a “discipline altre”, come l’Archeologia, la Geografia e l’Estetica, la Fotografia, le Arti Visive, che hanno significativamente contribuito ad aggiornare i punti di vista del Progetto di Architettura.
Il Forum di Napoli propone di sviluppare una nozione rinnovata di Patrimonio focalizzando la riflessione secondo due articolazioni: il Progetto per l’Antico (che apre al confronto con la Storia, con l’Archeologia e il Restauro) e il Progetto per la Città-Paesaggio (che apre al confronto con le discipline dell’Urbanistica, della Pianificazione territoriale e delle Tecnologie ambientali).
Alla ricchezza dei patrimoni da tutelare e da valorizzare – propri delle città e dei territori italiani – fa riscontro la difficoltà delle azioni da intraprendere e spesso l’inadeguatezza delle trasformazioni se non addirittura l’impossibilità dell’azione. Tale condizione problematica, che conduce spesso all’impasse, richiede con urgenza la rifondazione della cultura del progetto di trasformazione del Patrimonio. Una rifondazione che, superando il visus limitato, proprio di un approccio meramente tecnico-specialistico, guadagni una prospettiva rinnovata del senso del Patrimonio e una conseguente ri-significazione del Progetto di Architettura come attività interpretativo-trasformativa. Il Forum si propone in tale prospettiva di mettere in questione le interazioni tra saperi rimarcando il ruolo e la responsabilità del Progetto di Architettura come campo di sintesi.
Vedrà presenti oltre 350 partecipanti da tutte le sedi universitarie italiane. Organizzato in collaborazione con il Politecnico di Bari e con la Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, il Forum focalizzerà la riflessione sul patrimonio architettonico e paesaggistico delle nostre città e dei nostri territori, palinsesto di forme e tracce stratificate e sul progetto di trasformazione inteso quale strumento per prendersene ‘cura’, mantenerlo ‘vivo’ e trasmetterlo rinnovato alle future generazioni.
Il Forum sarà inaugurato il 21 novembre alle ore 15 dai prorettori Arturo De Vivo (UniNa) e Mario Spasiano prorettore (UniCampania), cui seguiranno le main lectures dell’architetto professore emerito della ETSAM di Madrid Josè Ignacio Linazasoro e di Xavier de Geyter, architetto belga di fama internazionale, presso l’Aula Magna Storica, Corso Umberto I 40.
Il giorno 22 novembre il Forum si sposta nella sede storica di Architettura a Palazzo Gravina in Via Monteoliveto 3. I lavori si concluderanno il 23 novembre nella mattina presso la Chiesa dei SS. Demetrio e Bonifacio con la lectio magistralis del filosofo Silvano Tagliagambe.